Bereche et Fils

Francia Champagne Ludes

Uno dei più ardenti astri nascenti degli ultimi anni, in particolare per i suoi Champagne estremamente distintivi, frutto di interventi minimi.

Questa vecchia azienda è stata fondata nel 1847 ed è stato il lavoro innovativo dei giovani Raphaël e Vincent Bérêche che l’ha resa una delle Maison de Champagne delle quali si parla di più tra sommelier, commercianti e intenditori in Francia. Con lodi ricevute da Peter Liem e Antonio Galloni, lo stesso sta cominciando ad accadere negli Stati Uniti.

Con una solida base di conoscenza della produzione di Champagne tradizionale appresa dal padre, Raphaël e Vincent sono due dei vignerons più insaziabilmente curiosi della regione.
A tal fine, la loro gamma non include solo un Brut Réserve straordinariamente vibrante, ma anche diverse micro-cuvée brillantemente concepite per esprimere diversi aspetti del territorio, annata e vitigno.

La chiave per la fantastica complessità degli Champagne Bérêche è nel numero dei diversi terroir che compongono le proprietà dell’azienda. Le loro vigne si possono trovare, ad esempio, a Ludes, sulla gessosa Montagne de Reims; in Ormes, nella Petite Montagne de Reims e Mareuil le Port, nella valle della Marna occidentale.

A questi si sono aggiunti piccoli appezzamenti a Trépail sul versante orientale della Montagne de Reims e, dal 2012, il primo vigneto Grand Cru, un piccolo appezzamento a Mailly. E, a parte il Brut Réserve, Raphaël e Vincent sperimentano senza sosta con il carattere di questi diversi terroir, creando una serie di cuvée apprezzate per la loro originalità.

Per garantire che il suolo e, di conseguenza il frutto, sia il più sano possibile, Bérêche ha interrotto del tutto l'uso di erbicidi chimici a partire dal 2003, tornando alla lavorazione manuale dei vigneti come in passato, muovendosi verso la coltivazione biodinamica di tutti i loro terreni.

I vigneti di proprietà Bérêche sono piantati in proporzioni quasi uguali con Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, che, in combinazione con l'ampia varietà di terroir, forniscono una vasta gamma di possibilità di assemblaggio.

E l'abilità di Raphaël e Vincent nel maturare il vino in legno e l'uso dei tappi di sughero, invece che a corona, per la rifermentazione, sfrutta al meglio questa varietà di vitigni e complessità derivante dai terroir, nel creare una gamma irresistibilmente espressiva, complessa e raffinata di cuvée.

La gamma inizia con il Brut Réserve, un blend composto per il 70% da vini dell’annata insieme a vini di riserva, composti da circa un terzo ciascuno dalle tre principali varietà. Un modello di armonia, sottigliezza e verve, si tratta di una pura espressione dei vari terroir del Domaine, che dimostra sia la grande abilità dei fratelli Bérêche, che la loro originalità.

Il Brut Réserve è accompagnato da cinque cuvée interessanti, tutte con maturazione con tappo in sughero, che fanno gola ai sempre più numerosi intenditori di Champagne per il loro carattere unico e la loro complessità.

Les Beaux Regards è il Blanc de Blancs, proveniente principalmente da viti piantate nel 1902 dal bisnonno di Raphaël e da Les Clos (piantato nel 1970 con la selezione massale) nel villaggio di Ludes. Queste vecchie viti danno a Les Beaux Regards la sua concentrazione profonda e la mineralità intensamente gessosa.

L’omologo di Les Beaux Regards nella gamma Bérêche è Rive Gauche, un Blanc de Noirs di puro Pinot Meunier da vecchie viti di quasi mezzo secolo, piantate in suolo calcareo-argilloso nel vigneto Le Port a Binson, nella valle della Marna. La purezza, l'intensità e l'eleganza della sua espressione, sia varietale che terroir, lo distingue da una manciata di altri top Champagne da Pinot Meunier in purezza prodotti oggi, evocando lo spirito della comunità parigina bohemien da cui prende il nome.

Il rosato Bérêche, Campania Remensis, utilizza il nome romano della campagna intorno a Reims. Viene anche esso da un singolo terroir, il villaggio di Ormes, appena ad ovest di Reims, nella Petite Montagne. E’ composto per due terzi da Pinot Nero, tra cui una piccola percentuale di vino fermo per dargli il colore, con un saldo di Chardonnay. Si tratta, come tutti i vini dell’azienda, di uno Champagne di originalità ed eleganza inusuali, grazie alla sua vigna e al lavoro dei suoi creatori.

Insolitamente, Raphaël e Vincent scelgono di valorizzare l’espressione di un singolo comune con il loro Champagne millesimato, Le Cran, Pinot Nero e Chardonnay in parti uguali dai migliori appezzamenti di Ludes, la località dove si trova la cantina, nella Montagne de Reims.

Piantato con viti vecchie in due ‘lieux-dit’ nelle migliori posizioni a metà del gessoso versante collinare del villaggio, Le Cran è uno Champagne che, come Raphaël ha detto Peter Liem "dimostra che c'è moltà più mineralità a metà del pendio di un Premier Cru rispetto alla base del pendio in un Grand Cru". Così magicamente intenso e ricco, ma non pesante, è l’espressione di Ludes prodotta ogni anno come "una vera rappresentazione del terroir" in quella particolare stagione.

Probabilmente il più originale di questa schiera di singolari Champagne è il Reflet d’Antan, un terzo ciascuno di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier, attinto da un solera di botti da 600 litri, avviato nel 1985 dal padre di Raphaël e Vincent, Jean-Pierre.

Ogni anno due terzi del vino in ogni botte viene spillato e sostituito con quello dell’ultima annata. Il risultato è uno Champagne straordinariamente complesso che unisce ricchezza senza fine, consistenza e profondità, con freschezza e verticalità al primo sorso.

Tutte e cinque le micro cuvée offrono un’espressione unica del territorio, il metodo di produzione artigianale nel vinificarle mette ancora più in grande risalto i loro caratteri distintivi. Tra due anni se ne aggiungerà una sesta: uno Champagne da singolo vigneto Grand Cru di Mailly.

Ogni parcella di vigneto è vinificata e fatta maturare separatamente in botte con i propri lieviti indigeni. Raphaël e Vincent si accertano che i vini non svolgano la malolattica in modo da bilanciare la loro ricchezza e profondità con vibrante acidità. La presa di spuma avviene in bottiglie chiuse con tappi di sughero per il grande sviluppo di carattere e complessità aromatica che questo apporta ai vini. Alla fine, ogni bottiglia viene sboccata a mano e subisce un dosaggio minimo, perché la purezza della sua espressione sia conservata.

Bérêche et Fils è fermamente convinta della superiorità del tiraggio ‘à liege’, dove la seconda fermentazione avviene con tappi di sucghero invece che metallici. Si crede che ciò consenta a più ossigeno di entrare nel vino durante la rifermentazione, donando uno Champagne con bolle più fini ed allo stesso tempo grande consistenza.

La produzione è di 85000 bottiglie all’anno.

Il Brut Riserva dona un gran piacere all’assaggio, contiene tutte le qualità che rendono unici questi Champagne. Ricco e dalle note tostate, con una magnifica ampiezza a metà palato, è un modello di precisione totale e classe. Nonostante tutta la sua magnificenza, il Brut Riserva è incredibilmente fine e cristallino. Albicocche secche, fiori, camomilla, pera e leggere note mielose al finale. Quello in commercio ha come base l’annata 2013. Qualche mese prima assaggiai dieci annate in verticale e trovai che il vino era invecchiato con grazia. Nonostante molti lettori associno probabilmente Bérêche ai suoi Champagne di alta gamma, il Brut Riserva è una vera rockstar. L’assemblaggio è composto da 35% Pinot Nero, 35% Pinot Meunier e 30% Chardonnay. Dosaggio di 7 grammi per litro; sboccatura nel luglio 2015. - Vinous 93/100

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