Il vino come investimento

L’investimento sui vini pregiati non è un argomento nuovo, i grandi vini esistono da secoli, e sono sempre stati ricercati attivamente dagli appassionati di tutto il mondo. Fino agli anni ‘70 gli investimenti sul vino sono stati a quasi esclusivo appannaggio della nobiltà europea, che aveva sia il capitale disponibile, sia spazio per la conservazione delle bottiglie, in modo da portare i vini alla piena maturità.

La correlazione tra i mercati finanziari tradizionali e il raffinato mondo del vino è in ogni caso relativamente marginale. Negli ultimi 30 anni il mercato nel suo complesso si è dimostrato fortemente stabile confrontato con altri mercati di investimento tradizionali. La ragione di questo è relativamente facile da spiegare: il vino è un bene tangibile, è un prodotto di lusso che molti vorrebbero possedere e consumare.

Mentre fino a poco tempo fa solo i vini di Bordeaux e alcune etichette della Borgogna potevano essere considerati vini sui quali investire, oggi anche i vini italiani recitano un ruolo importante in questo settore, con margini di crescita notevoli in un’ottica di medio-lungo termine. Entusiasmo e passione però non sono sufficienti per considerarsi capaci di operare sul mercato dei vini pregiati, mercato tanto affascinante quanto complesso. Come ogni forma d’investimento, anche questo richiede competenza e professionalità.

Quali sono le caratteristiche che deve possedere un vino per essere considerato un fine wine ed essere oggetto dell’attività di investimento?

Potenziale di miglioramento: deve essere in grado di durare almeno 50-60 anni in bottiglia, e deve migliorare costantemente in qualità nei suoi primi decenni di vita.

Storia: nella quasi totalità dei casi è un vino prodotto da moltissimo tempo, talvolta secoli, e deve avere una solida reputazione sul mercato internazionale.

Ricerca del Mercato: deve essere attivamente e costantemente ricercato dal mercato, sia da quello professionale sia da quello consumer.

Critica: deve avere conseguito negli anni costanti ed elevate quotazioni dalla critica di riferimento internazionale.

Tempo: Chi decide di investire nei fine wines dovrebbe imporsi un orizzonte temporale minimo di cinque anni, con i rendimenti massimi che si prevede possano arrivare in un arco di tempo compreso tra gli otto e i dieci anni.

Rivalutazione: La produzione dei fine wines è limitata e ogni anno migliaia di bottiglie vengono consumate. Tendenzialmente al diminuire della disponibilità la domanda rimane costante, e questo determina il l’incremento di valore delle bottiglie. Tradizionalmente i vini aumentano il loro valore in una media compresa tra l'5 e il 15% annuo, ma questi aumenti non sono necessariamente uniformi. Alcuni vini hanno maturato questo tipo di percentuale nel giro di pochi mesi nel corso degli ultimi anni, ma questo non deve essere preso come la regola. Molto dipende dal comportamento dell’investitore: un buon prezzo di acquisto, in particolare per vini in cassa originale e di provenienza certa, permette di ottenere le migliori performances.

Provenienza: Questo è assolutamente una delle chiavi del successo per ottenere il successo nell'investimento nei fine wines. Acquistare al miglior prezzo e nelle quantità desiderate, permette di ottenere il migliore margine al momento della vendita delle bottiglie, dopo alcuni anni.

Vinifera acquista esclusivamente presso fornitori certificati: produttori, collezionisti, commercianti. Proponiamo ai nostri clienti esclusivamente vini che sono stati conservati in condizioni ottimali al fine di salvaguardarne qualità e integrità. Oltre a tutto questo, siamo inoltre molto attenti a verificare l’originalità delle bottiglie. Purtroppo esistono sul mercato numerosi esemplari di bottiglie falsificate. Il fenomeno fino ad oggi ha colpito solo marginalmente i vini italiani, ma con il passare del tempo il rischio diventerà sempre più elevato. Per quanto ci riguarda, se non abbiamo l’assoluta certezza dell’originalità delle bottiglie, preferiamo non acquistare.Vinifera offre la possibilità ai propri clienti – sia privati sia professionali - di accedere all’acquisto di alcuni tra i più ricercati fine wines a condizioni vantaggiose, tali da permettere un’adeguata redditività nel tempo.

  • Valutazione valore di cantina
  • Consulenze sulla strategia d’investimento
  • Primo allestimento cantina
  • Invio di offerte esclusive
  • Affiancamento nel disinvestimento
  • Imparare a riconoscere i fine wines, ovvero le etichette su cui puntare, nonché le annate migliori
  • Trattare solo con i commercianti affidabili e con ottima reputazione
  • Comprare a un prezzo conveniente, vicino a quello del rilascio en primeur o al prezzo di listino del produttore
  • Possibilmente acquistare i vini in cassa originale, da 12 o da 6 nella quasi totalità dei casi, a garanzia di condizione e provenienza
  • Conservate i vostri vini in condizioni ideali, in una cantina buia con corretta aerazione, con umidità compresa tra il 70 e l’80% e temperatura il più possibile costante intorno ai 15°C
  • Datevi un orizzonte temporale minimo di cinque anni, ma state pronti a vendere nel caso di una buona offerta
  • Assicuratevi di potere liquidare il vostro investimento nei tempi e nei modi corretti
  • Investire almeno 10.000 -15.000 euro per garantirsi una rendita soddisfacente
  • Non acquistare solo i grandi nomi ma tenere d'occhio l'andamento di tutte le etichette
  • Ascoltate i consigli del vostro fornitore di fiducia
  • Assicurarsi di conoscere la provenienza e lo stato di conservazione di qualsiasi vino venga acquistato con un'età superiore ai 20 anni