Rivetto

IL NOSTRO APPROCCIO

Dal 2009 abbiamo iniziato a pensare e ad agire nel vigneto in modo biologico (ufficialmente certificati dal 2016).

Nel 2015 la nostra evoluzione è continuata con l’avvicinamento al biodinamico, applicato alle coltivazioni dell’intera proprietà.

I punti chiave del cambiamento orientato all'arricchimento dell’ecosistema consistono nel piantare alberi e piante diverse tra i filari, coltivare l’orto, costruire nidi per uccelli. In passato ricercavamo l’equilibrio del vigneto, ora per l’intero ecosistema. 

Per noi questo significa no diserbo chimico, no trattamenti antiparassitari sistemici, no trattamenti chimici o fertilizzanti.

Inoltre, piantiamo orzo, avena e trifoglio tra I filari per rivitalizzare il terreno. Manteniamo il suolo soffice per non stressare le radici delle viti, usiamo corroboranti per ridurre l’impatto chimico e produciamo il nostro compost.

Per favorire la biodiversità piantiamo specie diverse di piante.

Infine, imbottigliamo sempre con l’energia della luna calante.

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La tenuta Rivetto si posa in cima a un costone ad est di Serralunga, su una collina dalla quale si gode di una splendida vista sul castello. La proprietà si trova a cavallo sul confine tra Serralunga e Sinio, appena al di fuori della zona del Barolo.

Enrico Rivetto, della leva 1978, rappresenta la quarta generazione alla guida della tenuta. Egli ammette liberamente di avere più idee che soldi.

Ad esempio, egli spererebbe un giorno di etichettare come Barolo il suo Nebbiolo proveniente da Sinio, ma salvo eventuali modifiche ai confini della zona del Barolo, dovrà essere soddisfatto dei suoi possedimenti a Serralunga: Briccolina, Manocino, Serra e San Bernardo.

La sua famiglia lavora nel mondo del vino dal 1902, ma la tenuta si trova a Lirano dal 1938, dove vi sono 15 ettari di vigneti coltivati biologicamente e qualche ettaro di noccioleti.

Rivetto pratica una particolare vendemmia in tre passaggi a distanza di diversi giorni: prima taglia le punte dei grappoli di Nebbiolo, quindi raccoglie i grappoli lontano dal tronco della vite e per ultimo il resto delle uve. I grappoli vengono poi pressati delicatamente e fatti scendere in rotomaceratori in acciaio per gravità. La fermentazione avviene solitamente in acciaio inox con lieviti indigeni, con l'eccezione del Barolo Briccolina.

Il Barolo Serralunga è composto da Nebbiolo proveniente dai vigneti in Manocino, Serra e San Bernardo. Matura per 30 mesi in grandi botti di rovere di Slavonia e altri 10 mesi in bottiglia. Il 2010 è stato un’annata po’ austera, mostrando note di tabacco, ciliegia, prugna e radica. I suoi tannini sono assertivi, ma il finale è saporito con un buon equilibrio.

Il Barolo Leon Riserva è una selezione dalle botti di Barolo che Rivetto seleziona in base ad una maggiore capacità di invecchiamento prolungato. I lotti destinati alle Riserva Leon invecchiano per ulteriori 10 mesi, sia in botte e bottiglia. Abbiamo assaggiato il 2008, ricco di sapori di ciliegia, tabacco, terra bagnata, fresco e ancora un po’ asciutto sul finale.

Per il Barolo Briccolina, vero e proprio gioiello della tenuta, la fermentazione avviene in tini di legno, poi viene fatto invecchiare per tre anni in botti grandi e altri 16 mesi in bottiglia. Il 2010 evoca bellissimi aromi di fiori, ciliegia, fragola e tabacco con una cornice elegante, raffinata e armoniosa.

Rivetto utilizza anche la barrique per la sua Barbera e non è contrario al suo utilizzo per il Nebbiolo, ma non esiste una ricetta qui. Il Barbera d'Alba Zio Nando, dal nome del suo grande zio Ferdinando, che ha piantato l'uva nel 1944, vede il 45% di barriques di terzo e quarto passaggio di rovere francese e il 55% botti di rovere di Slavonia. 

Rivetto fa anche un vino fresco, molto profumato con note di frutti esotici, miele e fiori bianchi, il Langhe Nascetta, una varietà locale che è attualmente oggetto di una rinascita della regione.