Montevertine

Montevertine è situata nel cuore del Chianti.

Sergio Manetti acquistò la proprietà nel 1967 come residenza estiva per la sua famiglia. I due ettari di vigneto che piantò, con l'intento di ottenere vino per consumo privato o comunque da distribuire tra i famigliari diedero un risultato straordinario. Era l'anno 1971.

Sergio comprese rapidamente il potenziale della sua tenuta e divenne un produttore di vino a tempo pieno.

Scelse il Sangiovese come varietà da coltivare e vinificare. Nel 1981 cancellò la sua iscrizione al Consorzio del Chianti Classico perché rifiutò di miscelare il suo vino con il Trebbiano (come richiesto dal Consorzio); la conseguenza è che rinuncio' alla possibilità di chiamare il suo vino ‘Chianti’. All'inizio i suoi vini furono chiamati ‘Rosso di Toscana’ e poi ‘Toscana IGT’, questo spiega perché i vini di Sergio sono spesso parte della  categoria “Supertuscan”, ma la veritàè che Monvertine è un raro esempio di Chianti Classico.

L’azienda è ora gestita da Martino Manetti, figlio di Sergio, e Paolo Salvi che era uno studente di Giulio Gambelli.

La proprietà sorge a un'altitudine è di circa 425 metri sul livello del mare, è circondata da 18 ettari di vigneti di Montevertine: quasi il 90% è costituito dalla varietà Sangiovese, ed una piccola porzione (circa il 10%) ospita Colorino e Canaiolo.
Il primo vino, Le Pergole Torte, nasce dal vigneto più vecchio di Sergio (l'anno era il 1968). Le uve selezionate sono raccolte a mano, vasi vinari di cemento sono utilizzati per la fermentazione di più di 25 giorni; qui avviene la fermentazione malolattica, dopodiché il vino viene travasato in botti di Slavonia.
Alla fine del processo Le Pergole Torte rimane per sei mesi in piccole botti di rovere di Allier.

Per ogni travaso viene sfruttata la gravità, non si filtrano i vini, ed essi, una volta imbottigliati non vengono venduti prima di 6 mesi.