Rinaldi Francesco

“La trasformazione avvenuta nell'azienda Francesco Rinaldi negli ultimi anni è davvero notevole. Non molto tempo fa che i vini erano aspri, magri ed eccessivamente austeri, anche nel contesto del Barolo tradizionalmente prodotto. Oggi non più. I vini di oggi vengono intagliati con una precisione meravigliosa e mostrano un'armonia eccezionale. Ancora meglio, non ci vorranno decenni per poterli bere.". - ANTONIO GALLONI

Appena fuori dal paese di Barolo e proprio accanto al famoso vigneto Cannubi si trova la storica cantina di Francesco Rinaldi & Figli, uno dei pochi produttori di Barolo tradizionali rimasti.

Nonno Giovanni creò la cantina nel 1870, dopo aver ereditato un vigneto a Barolo e aver camminato lì dalla nativa Diano d'Alba. La famiglia iniziò ad imbottigliare il vino con il proprio nome nel 1906. Il nipote Luciano Rinaldi e ora sua nipote Paola Rinaldi continuano le tradizioni iniziate quasi 140 anni fa.

Coltivano 10 ettari (25 acri) di vigneti e acquistano un ulteriore 10-15% di uva dai coltivatori con i quali hanno rapporti a lungo termine.

I vini della famiglia includono tre Barolo, un Barbaresco, un Dolcetto d’Alba e un raro Grignolino d’Asti.
I fiori all'occhiello sono i due cru di Barolo Cannubbio e Le Brunate, due dei vigneti più famosi dell'intera zona del Barolo.

La vinificazione è tradizionale - lunga fermentazione e affinamento in botti grandi di rovere di Slavonia (botti) - e impeccabilmente pulita. I vini sono soprattutto eleganti e raffinati. “Classico” è un descrittore troppo usato per i vini della zona del Barolo classico, ma in questo caso la descrizione è decisamente calzante.

I vigneti Rinaldi sono coltivati con metodo biologico. Il frutto subisce una macerazione pre-fermentativa della durata di un mese / fermentazione / macerazione post-fermentativa o un mese in tini di rovere sloveno alti e non raffreddati. In questo sforzo vengono utilizzati lieviti indigeni. 

La gestione del tappo avviene tramite rimontaggi due volte al giorno insieme ad alcune follature manuali. 

Al termine della macerazione, le uve solide vengono inviate ad una pressa a cestello.

I vini vengono affinati in big botti dai 3 ai 5 anni. Vengono travasati una o due volte all'anno durante i primi due anni, ma non vengono toccati nel terzo.