Domaine Armand Rousseau

Rosseau è uno dei nomi più stimati in Borgogna, di certo sinonimo del migliore Chambertin prodotto nella Côte d’Or.

Armand Rousseau proveniva da una famiglia di viticoltori e bottai. Precedentemente alla Prima Guerra Mondiale lavorò come mediatore tra i proprietari terrieri e i négociant. Come era la consuetudine, inizialmente vendeva l’intero raccolto ai négociant, ma decise poi di acquisire varie proprietà a Chambertin nel 1919 e 1920, e nel Clos-de-la-Roche nel 1920.

La proprietà è stata incrementata con filari a Mazy-Chambertin nel 1937, Mazoyeres-Chambertin nel 1940, altri lotti a Chambertin nel 1943 e 1956 e il famoso Premier Cru Clos Saint Jacques a Gevrey nel 1954, dal conte di Moucheron. Quest’ultimo vigneto, che molti dicono dare il migliore vino di Rousseau, insieme a Chambertin, fu acquistato a nome del figlio Charles che, laureatosi presso l’Università di Digione, si unì al padre dopo che finì la Seconda Guerra Mondiale. Attualmente il Domaine Rousseau possiede 13 ettari e 70 are di vigneto, suddivisi tra 8,01 nei Grand Cru, 3,47 nei Premier Cru e 2,21 nei Village Cru, tutti nei comuni di Gevrey-Chambertin e Morey-Saint-Denis. Le proprietà consistono in: Chambertin (2,15 ettari), Clos de Bèze (1,42), Ruchottes-Chambertin (Clos des Ruchottes Monopole, 1,06), Clos-de-la-Roche (1,48), Charmes-Chambertin (1,37), Mazy-Chambertin (0,37), Gevrey-Chambertin 1er Cru Clos St. Jacques (2,22), ed un 1er Cru di Gevrey-Chambertin proveniente dalle parcelle Les Cazetiers e Lavaux-Saint-Jacques, ed infine nella denominazione Gevrey-Chambertin Village (2,21).

Non vi è uva Chardonnay prodotta dall’azienda: i vigneti sono dedicati al Pinot Nero con un’età media delle viti dai 40 ai 45 anni, piantate ad una densità di 10000 ceppi per ettaro.

Vi è molta enfasi nel perseguire basse rese, stabilite tra 30 e 35 ettolitri per ettaro mediante eliminazione dei germogli e vendemmia verde durante la stagione vegetativa, al fine di stimolare la concentrazione degli acini e la maturazione fenolica. La filosofia delle basse rese che Rousseau adotta sta nell’ottenere uva sana da vecchie viti accompagnata da una severa potatura, piuttosto che attraverso la rimozione di parte del succo dalla vasca. La vendemmia è manuale con selezione delle uve in vigna per eliminare quelle insoddisfacenti prima che finiscano in vasca.

La vinificazione è tradizionale, con il 90% del raccolto ripulito dei raspi prima della fermentazione di 10/15 giorni in vasche di acciaio, a temperatura di 31/32 gradi. Dopo una torchiatura delicata ed una sosta di 24 ore, il vino è trasferito in botticelle di rovere dove avviene la malolattica.

Tutti i vini di Domaine Rousseau sono fantastici. E ciò non è dovuto alla loro potenza o intensità, ma alla classe, carattere e purezza. Vi è una qualità naturale in essi, un impeccabile equilibrio ed armonia, una consistenza così setoso e soffice da potercisi scivolare sopra.