Pieve di Santa Restituta

Sebbene la maggior parte degli edifici di questo piccolo borgo siano datati XIII secolo, la chiesetta (Pieve) di Santa Restituta ha le sue origini nel lontano IV secolo.

I sedici ettari di vigneti che la circondano, a sud-ovest di Montalcino, occupano alcuni dei migliori terroir della denominazione. Angelo Gaja acquistò la partecipazione di controllo della tenuta nel 1994 e da allora tutta la sua energia e le sue competenze sono state spese per permettere la produzione di alcuni dei migliori vini della zona.

Situata a circa 350 metri sul livello del mare, con una dolce esposizione a sud ovest e terreni rocciosi, questa tenuta ha sempre avuto il potenziale per essere una delle migliori nella regione e ora, nelle giuste mani, si sta esprimendo al meglio.

Nel 2005, la famiglia completò l’installazione di attrezzature di vinificazione all’avanguardia e il meticoloso restauro della bella chiesa medievale.

La cantina si trova sottoterra e si estende su 4.000 metri quadrati; incorpora la cantina preesistente ed è stata costruita in modo da avere il minor impatto ambientale possibile. I visitatori della tenuta non si accorgono neanche della sua presenza fino a che non sono condotti attraverso il piccolo ingresso.

Angelo ha imposto alti standard di qualità con rese in vigna drasticamente ridotte e processi di selezione più severi. Ciò è esemplificato dal fatto che la produzione delle annate 2002 e 2003 è stata completamente declassata.

Nel 2004, considerata l’ottima vendemmia, la cantina produsse entrambi i vini da specifica vigna, il Brunello di Montalcino Rennina e il Brunello di Montalcino Sugarille.

Con la vendemmia 2005, la famiglia Gaja ha deciso di produrre il suo primo Brunello di Montalcino assemblato, a base di uva coltivata nei suoi siti migliori, Sugarille e Rennina (Santo Pietro, Castagno, e Pian dei Cerri) e uva proveniente da una parcella di 10 ettari che si trova a Torrenieri, nella sottozona nord-orientale della denominazione Brunello di Montalcino.