Gravner

La tenuta di Gravner si trova nel nord-est del Friuli-Venezia-Giulia, vicino al confine con la Slovenia (per Josko le viti non conoscono confini), nella piccola enclave di Oslavia.

Oggi qui vengono prodotte 39000 bottiglie all’anno partendo da una superficie vitata di 18 ettari.

I vigneti sono per lo più coltivati con due varietà autoctone della zona, la Ribolla Gialla e il Pignolo, ma non mancano – sebbene in minore quantità – vitigni internazionali: Pinot Grigio, Riesling Italico, Chardonnay, Sauvignon e Merlot.

Sia in cantina che in vigna Gravner utilizza metodi tradizionali antichissimi.

I vigneti sono gestiti naturalmente senza fertilizzanti o trattamenti chimici. Il frutto viene raccolto a mano con un certo ritardo rispetto alle date convenzionali, per garantire al vino struttura e un grado alcolico importante.

Come accadeva in passato ed accade ancora oggi in Georgia, le uve vengono macerate per sette mesi in anfore di argilla - anfore che sono sepolte nel terreno fresco fino al collo, per consentire di controllare in modo naturale la temperatura del vino.

I vini vengono poi imbottigliati senza chiarifica o filtrazione e vengono lasciati in cantina per 5 anni. L'unico additivo utilizzato è mezzo grammo di zolfo per ettolitro per impedire che le uve si trasformino in aceto: una tecnica che risale all'epoca romana.

Si può dire che Josko produca vino che sa di vigneto, regione e storia.

L'uso sensibile delle antiche tecniche di vinificazione consente alla natura di prendere la sua strada e il risultato è un vino incredibilmente complesso. Si tratta di vini puri ed estremamente espressivi.

“Non ha paura di dirti che non ha fetta di vendere i suoi vini; che non crede in organico o biodinamico perché sono solo parole di marketing; che la sua annata attuale non è buona come la sua ultima; o che non venderà il suo vino fino a che non saranno pronti a battere, di solito 7 anni.”