Biondi Santi Tenuta Greppo

Italia Toscana Montalcino

Discutere di Brunello di Montalcino senza menzionare Biondi Santi è come discutere di motori senza menzionare Ferrari.

Ferrari è l'unica scuderia che ha partecipato a tutti i campionati di Formula Uno, ma forse non è noto a tutti che Biondi Santi è l'unica azienda che non ha mai interrotto la produzione del Brunello, fin dall'inizio della sua creazione. In realtà, è stato Clemente Santi ad inventare il Brunello come lo conosciamo oggi, nel 1865.

La famiglia Biondi-Santi è sempre stata fedele al Sangiovese, anche alla fine del XIX secolo, quando l'oidio e la fillossera stavano sterminando la vite in tutta Europa. Molti produttori in Toscana preferivano miscelare le uve di Sangiovese con altri vitigni a bacca rossa e bianca per ottenere vini di pronta beva. Ferruccio Biondi-Santi, figlio di Clemente adottò una strategia diversa, scegliendo tra i suoi vigneti i migliori cloni di Sangiovese che fossero resistenti alle malattie, e quindi li innestò nei nuovi impianti ottenuti dalle precedenti viti su portinnesti americani. In quello stesso periodo iniziò a sperimentare il lungo affinamento in grandi botti di rovere.

Oggi la maggior parte dei vigneti della Tenuta più di 80 anni. 
Dei 25 ettari di vigneti in totale, ve ne sono cinque piantati tra il 1930 e il 1972 da cui si ottengono le uve utilizzate per produrre il leggendario Brunello Riserva.

Produciamo Brunello Riserva solo nelle migliori annate, con uve provenienti esclusivamente da viti di almeno venticinque anni”, disse Franco Biondi Santi. Il Brunello Annata è realizzato con uve che provengono da viti dai dieci ai venticinque anni di età. Il Rosso di Montalcino invece è realizzato con uve che provengono da vigne dai cinque ai dieci anni.

Per mantenere i vigneti sani Biondi-Santi non utilizza alcun pesticida né erbicidi. Le rese sono molto basse, 30-50 quintali per ettaro. La fermentazione dei vini avviene in vasche di cemento, ad eccezione di quella del Brunello Riserva che si svolge in tini di legno, sempre utilizzando solo lieviti indigeni.

Biondi Santi è il difensore del Brunello tradizionale, pur essendo stato attaccato dalla critica per il non usare barrique. Quegli stessi critici hanno fatto marcia indietro e da allora la Tenuta sta vivendo una nuova ondata di popolarità.

Il Sangiovese è naturalmente ricco di tannini e non ha bisogno di tannini aggressivi derivanti dalle barriques nuove” ha dichiarato Franco. “Io uso esclusivamente grandi botti di rovere di Slavonia, alcune delle quali sono molto vecchie, ma ben mantenute. Sono botti neutrali e permettono al vino di esprimere in modo unico le caratteristiche della varietà e del territorio, senza sentori di vaniglia e tostati provenienti da barrique nuove”.

Biondi Santi è l'unica azienda in Italia a ricolmare le vecchie annate di Brunello Riserva dei suoi clienti, ma esclusivamente con di Riserve della stessa annata proveniente direttamente dalla cantina.

Questo lavoro avviene solo con i proprietari delle bottiglie e, in caso di esito positivo, le bottiglie verranno restituite insieme ad un certificato di autenticità.

Lista dei vini

Al momento i vini di Biondi Santi Tenuta Greppo sono terminati

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