Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia Doc 2019 Sassicaia D-Magnum
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Dettagli vino
Confezione
3ltx1
Disponibilità
1
Annata
2019
Produttore
Tenuta San Guido
Nazione
Italia
Regione
Toscana
Riguardo a questo vino
Il Sassicaia è il più rinomato tra i Super-Tuscan.
I 100 ettari di vigneto della Tenuta San Guido costituiscono solo una frazione dei 2.500 ettari della tenuta, di cui oltre la metà a bosco selvaggio.
Il primo vigneto, un ettaro di Cabernet Sauvignon, fu piantato dal nonno di Mario Incisa della Rocchetta nel 1942, proprio sotto la grande fortezza medievale di Castiglioncello. Le prime annate erano troppo robuste per i toscani, abituati al Sangiovese autoctono, quindi fino al 1967 si sono bevute solo in famiglia.
La storia successiva del vino è leggendaria: nei primi anni '70 il cugino del marchese, Piero Antinori, e il suo consulente Giacomo Tachis hanno raffinato il vino, che ha trovato un mercato internazionale. Il 1985 è stato premiato con 100 punti da Robert Parker e il Sassicaia è oggi considerato uno dei più grandi blend di Cabernet al mondo, adorato per la sua freschezza e longevità.
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98
Il bouquet è in primo piano e molto espressivo sin dall'inizio. Offre un generoso display di ciliegia croccante e scura che suggerisce la concentrazione extra e il peso del frutto ottenuti nella stagione di crescita 2019. Questa annata sarà ricordata per la croccante ricchezza del frutto e la sua importante impronta materica. Mostra anche fine eleganza, al limite dell'etereo, con aromi di frutti di bosco, terra catramosa e pennellate di erbe balsamiche o rosmarino grigliato. Il Sassicaia mostra sempre una finezza finemente intrecciata quasi lucida al palato lucido, e lo ritrovo qui accanto a fresca acidità e tannini decisi. La sensazione in bocca nel 2019 è il seme più forte del vino. Il 2019 è una delle edizioni più belle ed equilibrate del Sassicaia che abbiamo visto negli ultimi dieci anni, insieme al duo back-to-back del 2016 e del 2015. Il 2019 sposa la precisione del 2016 con il ricco peso di frutta del 2015.
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Morbido e ben definito, con frutta di amarena, ribes nero e mora arricchiti da tabacco, ferro e timo. Decisamente strutturato, irrigidito mentre indugia con un retrogusto di frutta scura, grafite e spezie. Mostra un senso di eleganza, potenza e intensità. Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Il migliore dal 2024 al 2045. Dall'Italia.—B.S.
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99
La purezza del frutto del cabernet sauvignon qui è eccezionale, con carattere e sensibilità che ricordano alcuni dei grandi Sassicaia degli anni '80, come il 1982 o il 1988. Ma questo è molto più preciso e pulito. Aromi e sapori di ribes e frutti di bosco con cedro e terra. Anche il carattere di salvia e menta. È corposo ma c'è così tanto smalto ed equilibrio, insieme a struttura, eleganza e raffinatezza. Difficile non bere in questa fase, ma dargli tempo e rispetto. Questo sarà un classico Sass e mi ricorda perché amo questo vino. Prova dopo il 2026.